tisdag 26 april 2011

Pasqua

Una bella mezz'ora di jogging in questo boschetto dietro casa ...


E abbiamo anche fatto un casatiello...






















E ci siamo persino abbronzati dopo le tante ore di lavoro nel giardino. Che altro ci vuole per una pasqua perfetta?

tisdag 19 april 2011

Aprile

Quanto amo l'aprile quando si presenta come gli ultimi tre giorni. Durante il giorno sono stati sicuramente 20 gradi e noi abbiamo avuto la possibilità di stare fuori praticamente dall'alba al tramonto. Alcune attività più altre meno piacevoli.

Piacevoli senza dubbio le ore sdraiate nel sole sul terazzo e le prime corse nel bosco. Che differenza avere un sentiero morbido sotto i piedi invece dell'asfalto, e che differenza sentire gli uccelli cinguettare invece del rumore delle macchine, l'odore del bosco invece del gas di scarico.

E poi si può trovare questi amori di primavera:























Tussilago























Vitsippa


















Blåsippa

Nella categoria piacevole troviamo anche pranzo, cena e caffè nel sole invece che in una cucina che ha veramente bisogno di pulizia di primavera.

Meno piacevole forse era il lavoraccio che ho fatto per togliere tutto il muschio dal giardino per cercare di dare spazio all'erba solo per scoprire che l'erba non c'è quasi più. Rimane solo a metterne altra.























Poi cominciano a farsi vedere dei fiori nell'aiuola, ma ancora sembra più un mucchio di terra che altro. So che la qualità del filmino è terribile, ma l'ho fatto con il cellulare ed ero veramente stanca...

fredag 15 april 2011

Fermate il mondo...

...voglio scendere!

La situazione al posto dove vado a faticare è arrivata al livello ridicolo. Quanto mi dispiace che non vi posso raccontare niente, ma una cosa vi posso dire - uno degli sbagli più gravi nella storia della scuola svedese deve essere quando è stato deciso che la scuola non deve più essere statale, ma invece comunale. Sbaglio enorme.

In situazioni assurdi così non posso altro che ridere. Ridere ed aspettare. Infatti ogni sera io e il marito facciamo un'ora di debriefing che finisce sempre con le scoppiate da ridere.

Stasera ancora più "divertimento" quando abbiamo sentito al telegiornale che vogliono fare una legge per la scuola come Lex Maria, la legge che regola che (descritto in un modo molto semplice) chi lavora nell'assistenza sanitaria ha il dovere di notificare quando vede che un paziente viene maltrattato in qualche modo.

Nella scula sarebbe un lavoro infinito notificare ogni volta che gli allievi non hanno quello che è il loro diritto secondo la legge. Non perché chi lavora nella scuola non sa fare il proprio mestiere, ma perché è semplicemente impossibile, specialmente in certe scuole dove i bisogni sono enormi.

Non so come funziona in Italia, ma in Svezia ogni allievo vale una certa cifra di soldi all'anno, soldi che vengono pagati alla scuola dove studia. Se studia al liceo/ginnasio questa somma varia anche secondo il programma che ha scelto. Dove lavoro io uno che studia economi vale circa 75000 corone all'anno e uno che studia massmedia circa 100 000 corone. C'è anche logica sotto queste differenze perché chi studia media ha bisogno di computer e programmi per i compiuter che sono abbastanza costosi, e deve spesso lavorare in gruppi piccoli. Chi invece studia economia non ha bisogni particolari.

Ci sono tre problemi principali con un sistema così. Il primo è che non si può misurare i costi solo in compiuter e gruppi. Dipende logicamente dai individui quali bisogni ci sono e un allievo solo può costare quanto una classe intera se ha bisogni particolari.

Il secondo problema è che ogni comune usa la propria tariffa, il che vuol dire che chi studia economia a Lidingö che è un comune ricco può "valere" 90 000 corone all'anno, mentre un'allievo di economia a Tensta può valere solo 60 000 corone all'anno. Questo porta al terzo problema, che una scuola che ha un'economia stabile può comprare libri belli, compiuter, viaggiare con i ragazzi, avere molti insegnanti ecc. e come conseguenza probabilmente risultati buoni. È ovvio che molti ragazzi vogliono studiare a una scuola così, e più allievi ha una scuola, più soldi ha per migliorare la scuola. Invece una scuola in un comune che paga poco per ogni ragazzo ha pochi soldi per assumere insegnanti e comprare materiale, il che porta a risultati bassi, che al suo turno ha come conseguenza che pochi ragazzi scelgono quella scuola che a sua volta porta a ancora più pochi soldi per insegnanti e materiale, che porta a risultati ancora peggio ecc ecc ecc.

Sono convinta che la scuola non deve essere gestita come un'azienda e non deve propro essere nelle mani del mercato se vogliamo qualità.



söndag 10 april 2011

Un giorno impegnativo

Dopo ancora una settimana pesante e un sabato pigro, grazie al sole e alla pigrizia del sabato sono riuscita a uscire dalla mia tana a una domenica piena di energia.

Una bella mezz'ora di jogging, un primo giro nel giardinetto finalmente liberata da tutta la neve, un giro a IKEA e una bella cena in famiglia.

L'ultima ora sono stata impegnata con il mobile comprato a IKEA. Mio marito odia montare i mobili IKEA, invece io lo trovo divertente. Probabilmente qui si vede la differenza tra una svedese e un napoletano. A me piace seguire le istruzioni, vedere pezzo dopo pezzo messo nel posto giusto con la vite giusta nel ordine giusto. Invece lui si nervosisce, vuole fare più presto, e in modo suo.

Lo sapete no, che qui si dice che puoi essere sicuro che un matrimonio sarà felice solo dopo che la coppia abbia montato un mobile IKEA insieme senza divorziarsi...

Ecco la ragione per cui normalmento lo faccio io da sola. Non perché non lo vuole fare lui, ma perché a lui da fastidio che io devo per forza leggere le instuzioni e a me da troppo fastidio quando lui comincia a improvvisare...

Adesso una bella tazza di tè prima di dormire. Domani comincia un'altra settimana brutta...

söndag 3 april 2011

Mr B

Non da perdere - "Il presidente" - un documentario tedesco di Berlusconi.

Oggi ho visto i primi segni di speranza...




L'uomo svedese

Eh si, non è facile essere una donna, ma quasi quasi penso che sia ancora più difficile essere uomo, e in particolare uomo svedese. Perché? Ma. Dopo il finesettimana come ospite nel mondo del mio figlio nella Marina ho capito che la difesa svedese e l'uomo svedese lottano con lo stesso paradosso. Devono essere duri, feroci e proteggerci, ma nello stesso tempo devono essere dolci, affascinanti e prendere cura di noi. Sempre con il bilancio tra essere visti come troppo violenti e troppo sensibili e delicati. Sempre senza sembrare troppo vanitosi o troppo trascurati.

Ecco il primo negli anni settanta (si vede, no?=)):






















E uno un po' più moderno:






















Un uomo svedese:

Deve piangere quando assiste alla nascita del figlio o quando la figlia canta nell'aula l'ultimo giorno di scuola, ma non può piangere quando viene lasciato dalla moglie o perde il lavoro.

Deve essere abbastanza violento per proteggere la moglie e i figli da ladri ed altri cattivi, ma non può alzare la voce o rompere un piatto in rabbia.

Deve mettersi i vestiti di moda, tingersi i capelli e fare la manicure, usare il lotion per il viso, farsi la doccia ogni giorno e razarsi un po' dappertutto, ma senza mai ammettere che fa tutte queste cose perché non è un vanitoso, no? E non deve mai esitareo lamentarsi se ci sono lavori sporchi da fare come togliere un'ostruzione nella tubatura di scarico o aggiustare la catena della bicicletta.

Deve avere un lavoro ben pagato e con status, ma non deve mai valutare la carriera più della famiglia.

Deve andare in moto e fare gli sport pericolosi, ma anche giocare con le bambole e fare le trecce.

Deve aggiustare la macchina e tagliare l'erba in giardino, ma anche cucinare, fare il pane e lavare i panni.

Deve amare la natura per la pesca e la caccia o al massimo perché gli piace uscire con il cane, ma non deve mai mai mai amare la natura per l'odore, i fiori, la calma, gli uccelli...

Deve essere intelligente e intelletuale, ma non deve perdere tempo tra i libri perché ci sono partite di calcio e hockey su ghiaccio da vedere, no?

Deve prendere le iniziative nel rapporto con le donne, pagare la cena e aprire le porte, ma sempre con molta attenzione per non rischiare l'uguaglianza tra i sessi.

Devo dire che tra gli uomini che conosco io quello che è più bravo trovare il bilancio tra tutte queste pretese è un napoletano... E no, non fa neanche una decina di tutte queste cose, eh...