Meno male che il venerdì sera quando torno dal lavoro mi aspetta spesso una cena romantica che mi hanno preparato mio marito e i figli più piccoli. Primo, secondo e dessert. Candele, fiori e musica soft.
Il sabato poi sono così stanca che non riesco a mettermi in moto prima della sera. E non è perché non ho niente da fare, eh! Con quattro bambini c'è sempre qualcosa da fare! Questo sabato non è un'eccezione. Fino adesso:
- ho bevuto due tazze enormi di té
- ho mangiato due panini prosciutto e mozzarella
- ho letto il quotidiano locale
- ho letto SvD
- ho letto il giornale del sindacato degli insegnanti
- ho lavato e steso dei panni
- ho guardato la lepre che ha deciso di vivere sotto il melo
- sono uscita per controllare che la lepre non sia malato visto che non si è mossa da lì tutto il giorno (ancora in pigiama anche se era l'una!)
- ho notato che la lepre sta bene perché ha fatto dei bei salti fino al giardino del vicino quando ha deciso che mi sono avvicinata troppo ( a circa un metro di distanza)
- ho giocato a Fia con la piccola e un amico suo una decina di volte
- ho letto dei blog
- ho iscritto la piccola a un club di ginnastica
- un bevuto un caffè svedese e mangiato un pezzo della torta rimasta dalla cena di ieri.
Ma quello che non ho fatto è:
- stirare i diecimila panni che adesso formano un monte sul divano nello studio
- rimuovere e rimettere nel cartone tutti i tomtar, kulor, glitter ed altre decorazioni di natale come hanno già fatto le famiglie ordinate settimane fa
- pulire la casa
- fare la spesa
- aiutare il figlio grande a mettere in ordine tutto per la sua avventura nella Marina Militare che comincia la settimana prossima
- visitare la figlia grande che è stata malata tutta la settimana...
Ma. C'è sempre un domani.
E stasera quando mi sono svegliata spero di avere il tempo di scrivere quel post sull'insegnante svedese per chi è interessato.
2 kommentarer:
Capisco il "crollo" del sabato dopo la settimana scolastica... è proprio così, come lo racconti. Ora che non ho la settimana di fatica sulle spalle, comincio a guardarmi intorno come se uscissi da una malattia, come una convalescenza. Che strana impressione!
In bocca al lupo a tuo figlio per il suo nuovo percorso!
E in bocca al lupo a te con l'organizzazione della nuova scuola!
Che bello. Stai assistendo alla creazione di un edificio scolastico! Io vorrei poter buttar giù la scuola nel quale lavoro da 15 anni e ricostruirla con la bioedilizia. Ma lavori per la scuola statale o per quella privata? Perchè si stanno chiudendo due scuole?
Attendo il post sull'insegnante svedese.
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