lördag 7 augusti 2010

Libri, libri, libri

Io leggo sempre. Ma dico veramente sempre. Se una mattina il giornale non arriva non mi va più fare colazione. Non mi posso rilassare senza qualcosa da leggere in mano. Anche quando guardo la tivù ho sempre qualche libro o giornale a portata di mano per quando c'è la pubblicità o per sicurezza in caso il film è scocciante. Quando ho le vacanze leggo tantissimi libri, ma durante il periodo lavorativo non ho tanto tempo di leggere altro che libri di pedagogia o libri che fanno parte dei corsi che insegno.
















Questo è il mio comodino vicino al letto.

Oggi ho pensato al film "La vita è bella" che uso molto nell'insegnamento sia in svedese che in italiano perché ci sono così tante cose da discutere, come per esempio il razzismo e la forza dell'umorismo. Mi piace anche perché secondo me Guido (avete visto il film, no?) è un esempio tipico di come può pensare e reagire un'italiano, ma invece così lontano dal modo svedese da pensare. Il film è molto apprezzato dagli alunni, ma in ogni classe c'è sempre qualcuno (quasi sempre una femmina) che si arrabbia e che non può proprio accettare che il padre non dice la verità al figlio. Non capisce proprio perché non lo fa!

E allora? Allora, dal film di Benigni sono arrivata a "Così parlò Bellavista" di Luciano de Crescenzo e da li ho cominciato a chiedermi quali libri ci sono da leggere per capire un poco più il mondo di noi svedesi?

Chi vuole comiciare dai vichingi può leggere "Röde orm" di Frans G Bengtsson, ma altrimenti si può partire dai libri di Per Anders Fogelström "Vävarnas barn", "Krigens barn" e "Vita bergens barn" poi i suoi libri che descrivono Stoccolma e i sui abitanti dagli anni 1860 fino a 1968. Il primo libro si chiama "Mina drömmars stad". Questi libri sono bellissimi per chi vuole sapere un po' di più della Stoccolma. Uno può leggere il libro e poi visitare i posti descritti lì (si, si, se uno abita a Stoccolma logicamente). Penso che ci siano solo in svedese però.

Altri libri da leggere sono quelli di August Strindberg come per esempio "Röda rummet" e "Hemsöborna". ( Per te Sabrina c'è questo ritratto di Strindberg da Carl Larsson qui .) =)

Per capire gli svedesi cresciuti negli anni cinquanta, sessanta e settanta in diversi parti della Svezia ci sono per esempio "Janne min vän" di Peter Pohl, "Underdog" di Torbjörn Flygt, "Mig äger ingen" di Åsa Linderborg, "Populärmusik från Vittula" di Mikael Niemi e questo libro di Jonas Gardell:











(Sabrina: È questo il quadro che dicevi?)


Infatti si può leggere quasiasi libro di Gardell. Lui ha anche scritto due libri che si chiamano "Om Gud" e "Om Jesus". Gardell è veramente particolare e anche il suo marito Mark Levengood. Potete leggere più di loro qui.

Mi piace anche la scrittrice Gerda Antti. Un'altra scrittrice è Marianne Fredriksson. I suoi libri non sono tipici per la letteratura svedese che per lo più è molto realistico. Invece i libri di Fredriksson sono un po' mistici e filosofici . Un libro suo che c'è anche in italiano è "Simon och ekarna". Se non mi sbaglio si chiama solo "Simon" in italiano.

Hanne-Vibeke Holst è una scrittrice danese che descrive la vita delle donne in Danimarca oggi , ma potrebbe essere anche in Svezia.

Per capire il nostro amore delle casette rosse, delle nostre stagioni "forti" e della natura va bene leggere qualsiasi libro di Astrid Lindgren. Infatti penso che lei sia una delle fonti migliori per capire gli svedesi.

Mamma mia quanti libri avete da leggere adesso! =)

Una cosa che mi dispiace tanto è che i libri svedesi descrivono quasi sempre solo le parti brutti della vita, non tutto quello bello che ci sta anche. Si potrebbe scrivere così tanti libri belli! Non so perché è così ma la mia teoria è che siamo così viziati che non vediamo il bello, ma quando succede qualcosa brutta la notiamo subito. Può essere anche che abbiamo una vita abbastanza sicura ma proprio per quello abbastanza monotona. Non ci sono tante occasioni per sentimenti forti e allora li cerchiamo nei libri?

16 kommentarer:

Kata sa...

Grazie mille degli interessanti suggerimenti! Non vedo l'ora di essere capace di leggere un libro in svedese. Mi sa che ci vorrà un bel po' però... :( Devo ancora iniziare a studiarlo!

p.s. Ma Jonas è un nome femminile?

Sabrina sa...

Grazie per tutte le indicazioni e le citazioni, Carin :-)
Mi fai venire sempre più voglia di studiare lo svedese, altrimenti quante cose belle mi perdo!
Sono anche molto curiosa di conoscere miti e saghe nordiche.
Per il momento, però, credo che dovrò mettere da parte altre letture per dedicarmi alla Storia delle Religioni.
Tu sai perché ;-)
Il tuo comodino e il mio sono davvero simili.
Poco tempo fa ho dovuto sistemare un piccolo scaffale vicino al letto per ospitare una parte dei libri del comodino, che era davvero troppo pieno; ma anche così, c'è di nuovo disordine... dovrei smettere di comprarne, ma come si fa?
Forse oggi pomeriggio vado a leggere qualcosa nell'unica biblioteca aperta di domenica: è a Villa Pamphili, così sto un po' nel verde.
Buona domenica a te e alla tua famiglia!

Sabrina sa...

P.S. Sì, sì, il quadro era proprio quello :-)

paciuffo sa...

per quanto io legga tantissimo credo che nn mi sarà proprio possibile leggere questi libri in svedese:) e neanche larsson, visto che fa un genere che nn mi piace molto... cmq questa escursione sulla narrativa svedese mi è piaciuta:) forse prendo nota del libro sull'aurora, che se ho capito bene è in italiano:) ciao carin

Franco Fazio sa...

@Carin: È difficile individuare nella letteratura svedese una linea dominante: i temi dell'angoscia della vita, la disperata ricerca di una fede sono elementi tangibili o sotterranei di una produzione letteraria ricca e contraddittoria, individualista ma nello stesso tempo sensibile alla realtà sociale.

Un grande esempio è Pär Lagerkvist (premio Nobel 1951 per chi non lo sapesse),il quale esprime la crisi di una generazione dominata dall'angoscia della vita, incapace di fede eppure attratta dai suoi richiami.

Un piccolo ”appunto” nella tua lista mi sembri che manchi il mio autore preferito Vilhelm Moberg.

I suoi libri sono delle autentiche opere letterarie e parlano direttamente all'anima svedese.
Uno di questi è Rasken il quale mi ha dato ”la spinta” per farmi se non capire, almeno avvicinarmi all`animo svedese, il quale per capirlo bisogna ”capire” anche da dove vengono gli svedesi e Moberg lo fa con un realismo che sembra guasi poesia.

Ha en bra dag.

Carin sa...

@Kata: No, Jonas è un nome maschile. È omosessuale. Alcuni dei libri ci sono sicuramente anche in italiano, per esempio quelli di Strindberg.

@Sabrina: Anch'io sto cercando qualche tipo di mensola o scaffale per i libri. Ogni mattina quando suona l'allarme e lo devo spegnere faccio cadere 3-4 libri. =) I miti puoi sicuramente trovare anche sul Internet. Una delle saghe islandesi più letti è "La saga di Njal". A me piace ma molti lo trova scocciante. Secondo me si deve solo capire come funzionano le saghe per capire meglio. Poi è molto interessante dal punto di vista storica, e direi anche la storia della religione... =)
@Paciuffo: Sicuramente tanti di questi libri ci sono anche in italiano. =)

@Franco: Mancano tanti! =) Pär Lagerqvist non ho nominato solamente perché è così scuro, anche se mi piace tanto: Moberg certo, come ho potuto dimenticare lui??? Poi c'è anche Ivar-LO Johansson e Moa Martinsson...

TopGun sa...

Un applauso e tantissimi complimenti per il tuo metodo di insegnamento.
La vita è bella...che film.

E poi così parlò bellavista...come lo vede uno Svedese?che pensa di noi Napoletani attraverso quel film un pò pittoresco ma molto verosimile.

un appunto sui libri Svedesi che parlano solo di cose brutte.
Perché non prendi in mano la situazione e ne scrivi uno tu???
Io prenoto la prima copia.

Sabrina sa...

Anch'io, anch'io voglio leggere un libro scritto da Carin!!! Dai, dai, dai!!
Potresti cominciare pubblicando questo blog, magari...

La saga di Njal poi l'ho trovata :-)

Carin sa...

Graze Top e Sabrina, ma non sono una scrittrice, anche se da un paio di anni sto scrivendo un libro (che non avrò mai il tempo di finire) ma sull'insegnamento. Non è male però avere due fan senza scrivere una parola =)

@Top: Così parlò Bellavista non ho fatto vedere agli alunni. È troppo "strano" per loro, penso almeno. Ma mi è piaciuto il libro. =)

TopGun sa...

e tu scrivilo lo stesso questo libro sulle cose belle ed attraente della Svezia, che nessuno mette mai nel giusto risalto.

se non è bello te lo bocciamo, tranquilla :D

Carin sa...

Ma io non sono abituata ad essere bocciata - sono svedese (e insegnante) ;).

TopGun sa...

e chi ti dice che ti bocciano? :D

mastrangelina sa...

@Carin, arrivo qui dal reader di un amico :) Per Olov Enquist? io negli anni ho maturato una passione per questo autore qui.. a tratti un po' difficile, però affascinante (secondo me chiaramente) :)

Carin sa...

@Mastrangelina: Benvenuta! Hai ragione, è bravo, ma secondo me un po' difficile in svedese per chi non conosce tanto bene la lingua.

Anonym sa...

Buongiorno a tutti segnalo un libro molto interessante che è appena uscito sulla Svezia, dal titolo "Diversamente Svezia", uno spaccato sulle pari opportunità donne/uomo, integrazione e politiche di welfare,evidenziandone i molti pregi ma anche i limiti emersi nella sua storia recente.
leggete qui la recensione e la scheda del libro

http://www.infinitoedizioni.it/prodotto.php?tid=157

Laudie sa...

Hejsan Carin,
che bello il tuo blog.
Pensa, sono arrivata qui scrivendo un post su "Majblomman" (che però ancora non ho pubblicato). Visto poi che quando scrivo un post "parto sempre per la tangente" sono arrivata a Första Majblomman e da lì a parlare della Stoccolma di inizio secolo (il '900), poi Per Anders Fogelström ... e se non mi fermo chissà dove arrivo :-). Sono arrivata così al tuo blog.
Ti metto tra i preferiti.
Se hai voglia fammi una visita.
http://stilenordico.wordpress.com/
Ti consiglio di andare direttamente all'indice, se no ti perdi :-)
Ha en fin dag!