Due mesi ogni estate e due ogni inverno, lei e mio padre fanno quello che si chiama stugvärd in svedese. Con poche parole, prendono cura di delle casette per i turisti del STF (Svenska turistföreningen - l'associazione turistica svedese) in un posto sperduto. Queste casette sono senza acqua e elettricità, non c'è telefono, niente. Il loro lavoro è di controllare che tutto funziona, che i turisti pagano la notte e dare informazioni. D'estate non c'è male, ma d'inverno è abbastanza duro con temperature di -30 gradi.
Qui stanno d'estate.
E d'inverno qui.
E allora? I miei hanno 69 anni. Mio padre ama stare in montagna, ma non è sempre piaciuto a mia mamma stare in un posto così, però i miei genitori hanno sempre cercato di trovare interessi in comune.
La vita con bambini è piena di attività, di doveri e routine. È molto comune che le coppie si svegliano una mattina e trovano davanti a se una persona che non conoscono più invece del marito/moglie com'era una volta, quando i bambini si fanno grandi e lasciano la casa. Allora si può divorziare o si può mettere sotto e lavorare per riscoprire quella persona una volta (?) amata. Infatti una persona molto saggia mi disse una volta che il marito/la moglie si deve scegliere sempre di nuovo. La gente cambia, i mariti cambiano, le mogli cambiano. C'è bisogno guardare la persona che hai davanti a te e decidere se ancora una volta vuoi scegliere quella persona.
Si deve lavorare per l'amore. Io ammiro i miei genitori perché hanno sempre lavorato duro per non perdere quell'amore che hanno. Hanno sempre cercato di trovare interessi comuni, provare gli interessi dell'altro e cercare di imparare a trovare quel piacere che sente l'altro. Mia mamma è andata in montagna per far contento al mio padre, ma adesso è lei che non vuole vivere senza quei mesi nella terra deserta. Per loro non c'è una vita migliore di quella che hanno li su nel "niente".
Una cosa che vedo spesso nelle coppie italiane è che c'è una tensione, quasi un po' di disprezzo tra marito e moglie. Sembra che non possano stare bene insieme, come se fosse impossibile per uomini e donne di trovarsi bene insieme. Molte donne italiane si lamentano tutto il tempo del marito e il contrario, il marito si lamenta con la moglie. Ed è quasi l'unica cosa che hanno in comune, un disprezzo reciproco. Secondo me è un fatto culturale, dove quella tensione viene vista come una cosa positiva. Le donne possono essere capite solo da altre donne, gli uomini hanno bisogno di amici maschi per stare tranquilli e rilassati. Quando vado a una cena o una festa in Italia faccio quasi sempre un po' scandalo perché non mi piace sedermi a chiaccierare con le donne dei mariti che non fanno niente, non aiutano mai e non capiscono un ... , e se invece parlo con gli uomini devo ascoltare quando loro parlano male delle donne e sento il bisogno di difenderci.
A volte è così anche in Svezia, ma non è comune come la trovo in Italia. Per me sarebbe difficile parlare male di mio marito e secondo me lui non dice mai niente di brutto di me. Cerchiamo di rispettare l'uno l'altra e cerchiamo di avere interessi in comune, ma anche la propria vita dove l'altro non ha spazio. Mio marito è il mio amico migliore, ma non l'unico. È logico che non riusciamo sempre, ma la buona volontà c'è sempre ed è quella che sento spesso manca nella coppie italiane. È come hanno perso la voglia o deciso già dall'inizio che il rapporto tra marito e moglie deve essere tesa.
17 kommentarer:
Mi piace molto quello che dici. E' vero che si deve lavorare per l'amore.
Hai scritto molte bene. Sono d'accordo con te. Qua in Sicilia e' molto brutto questa cosa. Uomini dicono spessso "Donne sono cattive. Si deve picchiare ogni tanto." Per questo sto sola e in futuro trovo un uomo dal Nord Europa. Tutti nn sono cosi, ma maggior parte. Ma, uomini qua sono abituata di me e sanno mi arrabbia. Tanti nn dicono mai piu cose male di donne.
Bellissime le foto, specialmente quella invernale è davvero incantevole.
I rapporti di coppia...bhe negli ultimi anni in Italia sono in voga i libri di Fabio Volo.
non so se lo conosci?
il messaggio che traspare spesso da questi libri (ultimamente tutti molto uguali, io non li ho letti tutti ma solo i tre che mi piacevano di più) e che io condivido in parte, è che in molti pensiamo di dover cercare qualcuno per compensare le nostre mancanze.
un rapporto di mutuo soccorso.
Bhe, è vero che insieme ci si completa e ci si aiuta.
Ma secondo me, una persona si deve prima realizzare e stare bene come singolo e poi cercare un altro perché gli piace e perché vuole mettere su un progetto comune (famiglia, figli) non perché altrimenti la sua vita da single è inutile.
Impossibile che si possa andare d'accordo per sempre senza fare piccoli aggiustamenti su di se e sulla coppia.
Il problema forse, è che presi da questa paura di stare soli (non impegnati in una relazione lunga e stabile) ci fa scegliere frettolosamente il partner e ci si ritrova a condividere la vita con qualcuno che magari sarebbe dovuto essere non più che un ottimo amico.
Carin come tu sai, qui giù ad una certa età ci si "deve" sistemare.
La mia adorata nonna un giorno si e l'altro pure mi chiede quando le presento una bella ragazza, perché devo mettere la testa a posto e perché prima di andarsene mi vuole vedere sposato.
(ha detto di avere già il vestito da indossare al mio matrimonio XD)
in questo contesto, spinti dalla società, tanti sbagliano.
per questo si verificano le situazioni di astio che tu e Johanna rilevate, secondo me.
La donna che ogni tanto va picchiata...vi sembrerà strano, ma è un opinione condivisa in primo luogo da molte donne.
E' l'ordine naturale delle cose secondo loro.
mi auguro che i trentenni di oggi, agiscano diversamente.
mi pare di si per fortuna.
@Johanna non per essere campanilista, ma come Carin può testimoniare, i Napoletani non temono confronti :P
E' molto bello quello che hai scritto. E purtroppo sono d'accordo con te: a quanto pare spesso (non sempre, ma spesso) quando ci si sposa diventa un'abitudine parlare male o lamentarsi del proprio partner, come se gli uomini perdessero una parte del loro machismo parlando bene della moglie con i propri amici. Bisogna sempre dimostrare che il matrimonio è "la tomba dell'amore"... e anche le donne non si sottraggono a questo, anche se un po' meno. Non è facile convivere a lungo sempre con la stessa persona, come dici tu si cambia nel corso della vita e ci vuole intelligenza e forza di volontà per continuare la vita insieme. Gli italiani spesso hanno questa tendenza a lamentarsi molto senza poi sforzarsi di migliorare la propria condizione...
Complimenti ai tuoi genitori!! :)
Johanna: Ma non dimenticare che sono sposata con un napoletano da più di vent'anni! =) Non sono tutti così e non tutti svedesi sono "buoni"!
Il resto del mio commento è diventato troppo lungo. Lo scrivo come un post invece =)
Non sono d'accordo Carin. Qui quando vado ad una festa le donne con le donne e gli uomini con gli uomini. Sembra di avere di nuovo 15 anni quando si aveva paura di parlare con l'altro sesso. Uomini e donne non fanno nulla insieme qui.
Hai ragione poi sugli uomini del nord Europa. Se Johanna si illude siano tutti buoni gli uomini nordici... non sai quanti picchiano le mogli, si ubriacano... e sono tutti svedesi "doc", veri svensson da generazioni. Da quando conosco un pó di persone che lavorano qui per i servizi sociali ho imparato cose tremende sulla societá svedese.
Sai benissimo che non si può generalizzare, e non lo voglio fare. Quando parlavo di fare cose insieme non volevo dire alle feste, ma in altre occazioni, per esempio andare a fare allenamento, a pescare, a fare un corso di inglese, cucinare insieme... Il discorso non era che gli svedesi fanno più cose insieme (anche se penso che sia così) solamente che c'è bisogno di lavorare per l'amore dovunque abiti. Ma ho anche notato che in Italia c'è una cultura forte che dice che gli uomini e le donne sono troppi diversi e che non possono stare mai bene insieme, e che spesso sento gli italiani lamentarsi del marito o della moglie come se fosse naturale, invece di mettersi sotto e lavorare un po' per stare meglio insieme. È come si ha deciso che deve essere così. La mia esperienza è che anche in conversazioni normali a tavola o a telefono in Italia sento spesso che c'è un abisso tra uomini e donne e che sembra che la gente sia sicura che ci deve essere, che è una cosa normalissima. La mia impressione è che non sia abbastanza comune in Svezia. Le donne non parlano tanto di uomini e come sono, a volte parlano del proprio uomo ma non in termini generali e spesso solamente con le amiche più strette. Sono d'accordo che anche sulle feste in Svezia spesso le donne e gli uomini non stanno insieme, ma è così per lo più quando si tratta di certi gruppi della società. Ma anche se gli svedesi si dividono secondo il sesso, non sento che la conversazione tratta tanto di disprezzo per l'altro sesso, come in Italia. Si parla di altre cose che interessano, e non lo trovo strano che le donne e gli uomini vogliono parlare di cose differenti.
Il fatto di picchiare non ho messo proprio in mezzo. Ha più di tutto da fare con l'alcool, che è un altro discorso proprio. Non ho mai detto che gli uomini svedesi sono santi o che trattano meglio le mogli, solo che non sento questo disprezzo generale come in Italia.
Ma poi si deve fare un po' attenzione perché vedere una società dagli occhi di una/uno che lavora per i servizi sociali è come dire che in Svezia tanta gente è malata perché uno lavora in un ospedale...
Non dimenticare che sono sposata con un'italiano da più di vent'anni! =)
Ciao Carin, seguo da un pò il tuo blogg anche se non ho mai commentato nessun post, e mi dispiace dovermi presentare proprio con un commento critico.
Il tono del tuo post lo trovo molto sbilanciato, nel senso che prendi un esempio singolo (la relazione dei tuoi genitori) facendolo quasi passare come la norma in Svezia mentre per quanto riguarda rapporto tra uomini e donne in Italia vai sul generale. Inoltre le statistiche sui divorzi in Svezia non mi sembra che parlino in tuo favore.
Io per esempio la violenza nei rapporti tra uomo e donna in Svezia la trovo proprio nel silenzio e nell'obbligarsi a far credere a se stessi e agli altri di quanto sia bella la relazione con il proprio partner. Molto spesso quando vengo invitato a cena da coppie sento spesso la donna di casa dire agli ospiti "det var han som gjorde såsen...", "det var han som gjorde...", come per voler dimostrare agli ospiti quanto sia equa la loro relazione. Poi, però mi accorgo che il restante 95% per cento delle cose è stato fatto dalla donna. Onestamente trovo questo comportamento molto falso e repressivo soprattutto nei confronti della donna, che alla fine, anche in Svezia, fa molto di più dell'uomo.
Con questo non voglio difendere il modo italiano di vivere il rapporto di coppia, anzi, ce ne sarebbero tante da dire.
Sulle altre cose concordo con te: è vero che bisogna lavorare duro per mantenere l'amore ma non credo che un metodo valido sia la critica continua del partner oppure il silenzio repressivo.
Ciao
Riccardo
@Riccardo perdona la mia ignoranza, ma potresti tradurre le due frasi in Svedese contenute nel tuo post?
altrimenti mi sa che perdo parte del senso del tuo post.
Ecco la traduzione
"È stato lui (il marito/partner a fare il sugo..." "È stato lui a fare quest'altro..."
ciao
R
Mi sa che Riccardo ha proprio ragione, ho notato anche io queste cose. Qui si ha la tendenza a dover "far vedere" che si é uguali, ma nella pratica non é cosi. E tutto si riduce ad una violenza psicologica interna alla coppia, dietro le tendine bianche che coprono ed ovattano tutto. Anche io trovo tutto spesso molto falso. L'importante é mantenere l'apparenza di una coppia felice con gli altri. Tutto "deve" essere perfetto all'esterno, si "deve" essere felici, pena la riprovazione sociale.
Carin quello che io dico é anche che qui ci sono argomenti solo da uomini ed altri solo da donne. Allora io che ho molti interessi "femminili" e non me ne vergogno devo essere o gay o strano. In quanto non posso essere inquadrato in una casella specifica.
Sui servizi sociali ovvio che é come dici tu. Ma quello che voglio dire é che la societá svedese pretende di essere perfetta e che certe cose non succedono, ma invece é spesso spietata verso le donne, esattamente come in tutti gli altri posti. Ed i carnefici sono proprio quei bei uomini svedesi che si vantano di fare tutto in casa al 50% con le donne. Che poi usino violenza e si ubriacano, meglio non dirlo in giro. Ovvio alcuni solo, come solo alcuni lo fanno in Italia.
grazie riccardo, adesso ho chiaro il tuo punto.
bhe, se le cose stanno anche come dice gatto è evidente che l'emancipazione femminile (sacrosanta) abbinata alla volontà di forzare l'equità fra moglie e marito (se esiste questa forzatura), produce effetti collaterali molto peggiori del "difetto" sociale che tenta di colmare.
in un mondo perfetto ogn'uno dovrebbe essere libero di essere ciò che è a patto di non danneggiare nessuno.
Non mi pesa sapere che mia moglie fa dei sughi eccellenti, ha una cultura musicale migliore della mia.
Se la scelgo è perché mi arricchisce anche come io do qualcosa a lei eccellendo in altre cose (ho fatto degli esempi stupidissimi e molto banali chiaramente).
Dover dire "questo lo ha fatto mio marito" o "questo lo abbiamo fatto insieme", il DOVER dire...non mi piace e non serve.
conserviamo le differenze, ma non usiamole come strumento per discriminare (questo vale per entrambi i sessi).
bella discussione.
Ciao Riccardo. Mi dispiace se ti ho offeso, non era la mia intensione.Non mi fa niente essere criticata, ma secondo me sia tu che il Gatto state facendo tutt' un'altra discussione di quello che stavo facendo io. Non volevo proprio parlare di emancipazione della donna, uguaglianza tra i sessi, mariti che picchiano le donne ecc. La mia intenzione era semplicemente di dire che è molto importante lavorare per l'amore (dovunque uno abita). Ho preso i miei come esempio solamente perché ho pensato a loro e a loro modo di fare, e da questo è nato il discorso sull'amore. Allo stesso modo avrebbe potuto essere una coppia italiana. Poi la mia impressione è che in Italia è un po' più comune che le coppie continuano a vivere insieme anche se non stanno bene insieme, ma senza fare sforzi per migliorare la situazione. Vedi il resto qui http://italiavssvezia.blogspot.com/2010/09/commento-troppo-lungo.html (il post che segue questo). Top ha scritto che la ragione può essere che in Italia più persone si sposano un po' in fretta e sbagliano. Il mio parere su questo è che se non c'è modo di migliorare il rapporto o se non c'é voglia è meglio divorziarsi che vivere male insieme. Sempre senza pensare a uguaglianza, ma a sentimenti. Poi ho aggiunto che posso capire che può essere più difficile divorziarsi in Italia perché penso che le donne siano più dipendenti dagli uomini per quanto riguarda l'economia visto che è più difficile per una donna trovare lavoro e tenerlo dopo che sono nati i bambini. Anche per l'uomo diventa più difficile lasciare una donna che forse non ha la possibilità economica di arrangiarsi. È di nuovo non parlo di uguaglianza o emancipazione delle donne, solamente di fattori economici. Sento però che c'è una piccola differenza tra la Svezia e l'Italia. Penso che la coppia sia più importante qui mentre la famiglia è più importante in Italia. Mi sembra più importante per un'italiano/un'italiana stare con la famiglia che fare le cose da solo/sola insieme al partner, e forse è per questo che la mia impressione è che gli svedesi fanno più cose insieme. Bhe...
Per quanto riguarda il divorzio non lo vedo come una cosa del tutto negativo come lo vedete voi. Meglio lasciarsi che soffrire insieme. Ma ammetto che gli svedesi si divorziano troppo facilmente, e così torniamo al mio discorsi di prima, che la gente non lavora abbastanza per l'amore.
L'alcool è un discorso in se e anche mariti che picchiano la moglie. Se guardiamo le statistiche sono sicuramente abbastanza simili i due paesi. Non mi ricordo di dire mai che la Svezia è migliore in qualche modo quando si tratta di questo. Io personalmente odio le usanze attorno all'alcool qui in Svezia e so che sono la causa di tantissime cose brutte, per esempio circa il 90% della violenza tra i giovani. Questo è un articolo interessante, ma scoraggiante: http://www.svd.se/nyheter/utrikes/ungdomars-supande-okar-i-italien_3578987.svd
gentile Carin, è infinitamente vecchio questotuo post perciò non sarò mai al corrente se ti arriveranno o meno le mie parole. Prima di tutto specifico che ho un ragazo svedese, e ho leggendo te, altre persone sto capendo meglio cosa stia succednendo anche tra me e lui da un punto di vista di "crash culturale". A quello che hai detto che io cmq ritengo un pochino razzista e non so certo qui a farti la "ola" (il plauso) come alcuni degli italiani hanno fatto. ho sempre ritenuto che la Svezia fosse all'avanguardia e continuo a pensarlo sotto molti aspetti ma mi è sempre più chiaro che sono una marea di cavolate. L'unica certezza in questo momento storico è che siete indubbiamente meno toccati dalla crisi economica, ma non solo per la famosa "precisione" nordica, bensì per tutta una serie di fattori (es: un popolo di 9 milioni di persone??? ma solo Roma e dintorni sono 6! governa 70 milioni di persone va...) Già dal tuo racconto anzitutto porti alla luce principalmente il sacrificio di tua madre, ancora non ho sentito l'esempio di sacrificio di tuo padre, sebbene tu dica che siano stati reciproci e c'è una grande ugualianza e rispetto, in secondo luogo la lite, il distacco non vuol dire sempre e necessariamente come voi, nel vostro profondamente calm e tranquillo paese pensate. La moderazione, questa è la vostra chiave. Bhà , balle! Ci sono molte cose che non mi piacciono degl mio popolo ma sentire queste cose mi faa veramente storcere il naso! E' facile parlare quando si ha alle spalle una famiglia abbastanza equilibrata, che tutto nel tuo paese è magicamente meraviglioso e noi , che da te c'è la voglia di portare avanti un rapporto anche a costo di soffrire ma dimentichi che noi siamo stati dominati dalla Chiesa Cattolica, piena di contraddizioni e di cose innaturali, come il nubilato! e son balle che gli italiani si disprezzino e basta a vicenda e non provino a mandare avanti un rapporto o che non ci provino. ma a parte il venirsi incontro, il volers costruire qualcosa insieme , la bruciante passione? Mi pare di percepire che siate molto parchi... infintamente più parchi e che tutta questa tanto decantata parità dei sessi sia vera sino ad un certo punto. A me per esempio una calma così spenge ogi passiono nel rapporto, me lo uccide, mi sembra che il rapporto sia qualcosa che si "deve fare" e non qualcosa di speciale ed unico. Per me lo scontro è necessaro, è quando non ho più nulla da dire e mi accompagno col mio partner nelle cose quotidiane di ogni giorno come un automa che per me, il rapporto è morto.
@Nike: Non capisco bene cosa mi vuoi dire, altro che consideri quello che scrivo sbagliato. Abbiamo tutti il diritto di vedere le cose in modo nostro. Io non cerco di convincere nessuno di pensare come me, ma ho il diritto di esprimere come vedo le cose, dal mio punto di vista, con le esperienze che ho io. Nella mia vita c'è tanta passione quanta calma, non penso che ci sia bisogno scegliere tra le due. Sinceramente non mi ricordo bene cosa ho scritto nel post e non mi sento di mettermi di nuovo nell'argomento. Spero che tu viva la vita che piace a te, come faccio io.
Ciao Carin, la mia esperienza con l'uomo nordico, invece, è ottima. Certo, alcune differenze mi fanno sorridere (lui è praticamente una casalinga) ma lavoriamo anche noi per mantenere l'amore. Vale a dire che qualche cede lui e qualche volta io per venirsi incontro. Comunque il mio sambo è danese e vive qui da 10 anni. Questa cosa della coppia italiana che hai osservato è molto vera - c'è molta tensione ma per gli italiani è cosa normale e non viene sentita come un problema. Almeno credo. Buona giornata. Ale
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