Chiedi un po' troppo, eh! =) È una protesta contro avere un partito come SD, il partito razzista, nel parlamento. È la ragazza intervistata che ha fatto un'appello su facebook e 10000 persone sono venuti al centro di Stoccolma a fare questa manifestazione.
Carin: secondo me, come ho scritto ultimamente, i Verdi accetteranno in segreto di salvare le sorti della Democrazia alleandosi con l'alliansen.
Peró sti partiti grossi devono anche pensare seriamente a risolvere il problema dell'immigrazione specie in zone con situazioni critiche come nello Skåne. Altrimenti gli SD continueranno a raccogliere simpatizzanti, c'é poco da fare.
Carin come scrivo nel mio blog gli svedesi sono xenofobi né più e né meno come gli altri. solo che adesso lo state scoprendo.
Non voglio accusarti, ti prego di non prenderla personalmente, anzi ammiro le tue buone intenzioni che reputo sincere così come quelle di molti altri svedesi. Però, io per primo, come italiano in Svezia so di vivere in un mondo di pregiudizi. Come tu stessa confermi da qualche altra parte, lo svedese medio quando nel suo quartiere ci sono troppi immigrati (di quelli "strani", intendo) va a vivere altrove. Non è niente di strano, è una reazione umana che io per primo comprendo. Lo stesso fanno gli italiani che se lo possono permettere e così è sempre stato. A Roma c'è una scuola dove non c'è più un bimbo italiano.
Lo svedese medio è una delle tante genti che ho conosciuto che ha più paura del diverso (di nuovo io come italiano, nonstante siamo ormai ripuliti, la xenofobia l'ho sentita sulla mia pelle).
Fin'ora e tutt'ora in gran parte della Svezia l'immigrato "diverso e disadattato" non è stato/è un problema come tale per.es. è percepito nelle grandi città del continente europeo da Köpenhamn a Madrid, perché lo svedese medio ha avuto soldi e spazio per non percepirlo. Ma lo è diventato a Malmö e dintorni, dove si vive fisicamente più vicini al "problema" e lo si percepisce. Non voglio discuterne il perché adesso. Ma tale è. E come problema (reale o percepito che sia) va risolto.
La reazione svedese mi dice: "no! aiuto, non è vero! noi questi problemi non li abbiamo (leggi:vogliamo vedere), non sappiamo come risolverli (leggi:sia mai che siamo xenofobi come gli europei), dentro con altri soldi, altre parole e altro buonismo per insabbiare il tutto".
Che la xenofobia nasca da un problema reale, che probabilmente fin'ora non è stato affrontato per quello che è, sono d'accordo anch'io. Però rimango comunque ammirata davanti a queste manifestazioni spontanee (non gliel'ha mica detto il partito, o il sindacato, la mobilitazione è nata su Facebook), vuol dire che la gente ci crede per davvero, che è necessario combattere il razzismo. Ora si tratta di iniziare a discutere il problema per quello che è.
Odysseus: Come scrivi tu. gli svedesi non sono ne più ne meno razzisti di tutti gli altri europei.
Però c'è un'altro modo di affrontare la cosa qui che in per esempio Italia. Secondo te noi vogliamo nasconderlo, non ammetterlo, e quando non si può nasconderlo più non sappiamo cosa fare. Io lo vedo in un altro modo. Abbiamo tantissime leggi contro discriminazione. Sul livello nazionale, in ogni posto di lavoro ecc. Non abbiamo mai detto che abbiamo queste leggi perché siamo così santi, invece è abbastanza ovvio che una legge viene solamente quando è chiaro che c'è bisogno. Un pediatra famoso una volta mi disse "Non pensare che la Svezia ha la legge che dice che è vietato picchiare i bambini perché siamo così perfetti, il contrario, c'è perché c'è bisogno di una legge così". E la stessa cosa con la discriminazione, il razzismo. C'è bisogno di quelle leggi! Ma per me la cosa più importante di tutte è che ci sono, perché vuol dire che abbiamo un governo che non vuole accettare il razzismo. Manifestazioni come questa per me non è "un aiuto" ma un modo di mostrare che, si, abbiamo questo problema ma non vogliamo accettare che va fino a questo punto. Non sento che si tratti di nascondere ma di dire che "Anche se siamo così abbiamo capito che è sbagliato e vogliamo cercare di cambiare". So che mi trovi ingenua, ma può anche essere che tu sei abituato al modo un po' più cinico di vedere le cose che c'è in Italia? Come quando un italiano si meraviglia perché gli svedesi sono così ingenui che si fidano della gente. Noi invece abbiamo l'esperienza che va bene fidarsi e che è molto raro che non vada bene. Infatti è spesso quell' italiano poi che ci rompe...
Siamo "razzisti" come qualsiasi europeo, ma vogliamo migliorare e non vogliamo assolutamente accettare che partiti come SD hanno potere e posto nel parlamento.
Si, ci sono problemi, ci sono zone quasi senza svedesi. È un problema. Io stessa abito in una città con sicuramente il 50% di immigrati e non mi trovo tanto bene. Non perché ci sono gli immigrati, ma perché è nato una barriera tra gli immigrati e gli svedesi e per adesso non sembra possibile trovare modo di avvicinarsi. Io non mi trovo bene perché sto in mezzo, non trovo spazio tra gli immigrati, ma neanche tra gli svedesi. Ma normalmente col tempo si crea una terza posizione, un gruppo in mezzo che poi cresce e cresce. Mi ricordo negli anni settanta quando abitavo a Stoccolma. Non c'erano tanti immigrati solo qualche greco, qualche turco, qualche italiano. Questi poveri venivano incolpati per tutto, e perché? Perché erano diversi, non eravamo abituati. Mi ricordo che la mia amica migliore (avevo 5 anni) era italiana, ma i miei genitori non mi facevano entrare la casa sua. Non perché sono cattivi o razzisti, solamente perché erano insicuri, non sapevano niente degli italiani. Oggi un italiano e quasi come famiglia per uno svedese (e non parlo solo di me =)). Perché? Logicamente perché abbiamo avuto tempo di conoscere gli italiani, siamo andati in Italia, abbiamo capito più o meno come sono.
Ci vuole tempo abituarsi a gente che è diversa da te. E gli immigrati d'oggi vengono da culture piú lontani dalla nostra. Vuol dire che probabilmente ci vorrà ancora più tempo. Ma non è una ragione per rassegnarsi, per non fare niente.
Il problema più grande per la Svezia è che non tutti i paesi prendono la loro responsabilità, e non tutti i comuni svedesi aiutano. Quanti immigrati ci sono a Danderyd? O a Lidingö?
A volte penso invece che gli italiani dicono "La situazione è questa. Che posso fare? Non vale la penar provare." mentre lo svedese si arrabbia e decide di no n accettarlo, cerca di cambiare (gli altri e se stessi).
Grande post, Carin! riesci a dire bene quello che molti (spero) pensano. Io vivo in Nord Italia, non tutti guardano agli immigrati qui con paura, piuttosto con curiosità; i loro comportamenti (se lavorano, rispettano i vicini, curano le loro famiglie...)fanno la differenza nei piccoli centri. Diverso è nelle città più grandi dove in certi quartieri con molti immigrati poveri succedono risse di continuo, allora la gente del posto ha paura e si chiude in casa e protesta con le autorità. Sono problemi veri, quotidiani, ma, io credo, una paura di molti è che col tempo immigrati con culture molto diverse possano crescere di numero tanto da raggiungere un peso politico significativo e modificare il nostro sistema giuridico e la nostra cultura, annullando conquiste di civiltà raggiunte anche a caro prezzo. E qualcuno forse pensa di contrastare questa eventualità facendo leva su razzismi e nazismi. P.S.
Carin in Italia conosciamo l'immigrazione da 2000 anni. Qualcosa abbiamo fatto se esistono cognomi molto diffusi come: Mori, Franzese, Albanese, Todisco, Turco, Bulgari, Dainese, Germani, Ungaro, Spagnolo, Negri, Galli, Greco, Marocchino, Longobardi, Africano, Maltese, Cossiga. In periodo e luoghi diversi e con genti diverse siamo stati più o mrno accoglienti.
Da notare che oggi come oggi in Italia dove gli immigrati sono meglio integrati è proprio dove è forte il partito xenofobo della Lega Nord. Ora non voglio che tu mi scambi per un leghista perché non lo sono, ma mi piace discutere le cose cercadno di evitare i pregiudizi. Fatti un giro nelle valli bresciane, godit il bellissimo paesaggio e nota che gli immigrati parlano un ottimo italiano ( e dialetto bresciano) e hanno bei vestiti. Dove girano sghei (soldi) è più facile... money money.. Similmente nei decenni scorsi milioni, sì milioni di italiani dal sud si sono trasferiti al Nord con la valigia di cartone. Puoi credermi o no ma per molti di loro era come arrivare in un altro paese (l'Aldidaalia) e per i locali incontrare gente strana e dagli odori, costumi usanze mai viste prima.
Oggi MIlano, Torino e simili hanno quasi completamente assimilato queste genti un tempo esotiche che s sono sposati con i metalmeccanici lombardi o le mondine (raccogliriso) piemontesi e molti meridonali occupano pggi tanti posti d potere soprattutto a Milano dove il dialetto più parlato è il barese.
Ora tu mi dirai, ma sono italiani! Ora io ti risponderei di immaginarti l´'italia negli anni cinquanta d pensare a nostri dialetti lingue non itellegibili tra di loro e di pensare che negli ultimi 18 secoli Milano e Bari/Napoli non hanno mai fatto parte dello stesso stato.
In modi diversi sono stati e sono accolti o non accolti gli stranieri in Italia e in Svezia ma non credo che il modello svedese sia meglio.
Quello che voglio dire io è che in Svezia il problema contemporaneo non è stato percepito fino in fondo se non in Scania e nei grandi centri e che la vittoria degli SD tocca nel profondo l'orgoglio svedese e la convinzione di essere un po' meglio degli altri (danesi e italiani in primis) sopratutto in democrazia, sicurezza stradale e fragole ;)
Se tutti gli stranieri "fastidiosi" sono in un quartiere fuori città, cioé segregati, non danno fastdio ai più. In Europa le città sono più densamente abitate e ciò comporta che il fastidio aumenti proporzionalmente. Perché ad alcuni danno chiaramente fastidio: La musica, gli odori, la lingua che non si capisce, le abitudini l'abbigliamento poco rispettoso (o troppo?) delle donne. E poi la cultura islamica fa paura a molti. e quando vedi grandi cambiamenti in così poco tempo si può reagire male soprattutto le persone di una certa età che in quei posti ci hanno abitato da generazioni. questo succede in Europa.
In Svezia si comicia a percepire questo problema solo ora e anche perch´é fino a pochi anni fa gli immigrati in Svezia erano pochi e "scelti" per categoria. Dai vetrai belgi del settecanto fino agli italiani di cui parli tu che erano qui perché buoni operai metalmeccanici in esubero in Italia mica disperati come quelli che andavano in Germania o in America.
Israele pelestina. Io non volevo farne un discors di politica medioorientale tra noi due. Volevo solo dire che sono proprio un certo tipo di immigrati a Malmö che lo fanno e secondo me è uno sviluppo pericoloso.
Secondo me è davvero poco democratico mobbare chi ha votato SD. Il voto di un´ignorante e acida vecchietta o di un giovane nazischzofrenico cresciuto a Höör a tirar calci alle oche della zia deve valere come quello di un ricco dirigente di stoccolma che vota moderaterna o di un intellettuale arguto di göteborg che vota per i verdi.
Certo si può non condividere la politica ed evitare di collaborare, ma si comunica al'elettore di quel partito che non c'è posto per il tuo punto di vista e per i tuoi problemi. Poco rispettos in fondo e secondo me anche controproducente.
Cinico come un italiano? sia pure così.. Se siamo così ci sarà un perché...
Odysseus: È questo il punto che volevi fare? Hai ragione. Non si deve mobbare chi ha votato SD, ma si deve lo stesso reagire e far capire alla gente quali rischi ci sono con partiti così nel parlamento, esattamente come succede adesso in Italia contro Berlusconi. Una maggioranza degli italiani hanno votato Berlusconi, ma mi chiedo se sanno veramente cosa hanno votato? E se lo sanno devono almeno vedere che ci sono quelli che non vogliono accettare un governo così.
Diventare razzisti non dovrebbe essere la strada. Ma è logico che può essere bene per gli altri partiti capire che devono prendere i problemi che nascono con l'immigrazione sul serio e trovare soluzioni. Altri soluzioni. Non quelli di SD.
11 kommentarer:
si può avere la traduzione in Napoletano? :P
Chiedi un po' troppo, eh! =) È una protesta contro avere un partito come SD, il partito razzista, nel parlamento. È la ragazza intervistata che ha fatto un'appello su facebook e 10000 persone sono venuti al centro di Stoccolma a fare questa manifestazione.
Carin: secondo me, come ho scritto ultimamente, i Verdi accetteranno in segreto di salvare le sorti della Democrazia alleandosi con l'alliansen.
Peró sti partiti grossi devono anche pensare seriamente a risolvere il problema dell'immigrazione specie in zone con situazioni critiche come nello Skåne. Altrimenti gli SD continueranno a raccogliere simpatizzanti, c'é poco da fare.
Carin come scrivo nel mio blog gli svedesi sono xenofobi né più e né meno come gli altri. solo che adesso lo state scoprendo.
Non voglio accusarti, ti prego di non prenderla personalmente, anzi ammiro le tue buone intenzioni che reputo sincere così come quelle di molti altri svedesi.
Però, io per primo, come italiano in Svezia so di vivere in un mondo di pregiudizi.
Come tu stessa confermi da qualche altra parte, lo svedese medio quando nel suo quartiere ci sono troppi immigrati (di quelli "strani", intendo) va a vivere altrove.
Non è niente di strano, è una reazione umana che io per primo comprendo.
Lo stesso fanno gli italiani che se lo possono permettere e così è sempre stato.
A Roma c'è una scuola dove non c'è più un bimbo italiano.
Lo svedese medio è una delle tante genti che ho conosciuto che ha più paura del diverso (di nuovo io come italiano, nonstante siamo ormai ripuliti, la xenofobia l'ho sentita sulla mia pelle).
Fin'ora e tutt'ora in gran parte della Svezia l'immigrato "diverso e disadattato" non è stato/è un problema come tale per.es. è percepito nelle grandi città del continente europeo da Köpenhamn a Madrid, perché lo svedese medio ha avuto soldi e spazio per non percepirlo.
Ma lo è diventato a Malmö e dintorni, dove si vive fisicamente più vicini al "problema" e lo si percepisce. Non voglio discuterne il perché adesso. Ma tale è. E come problema (reale o percepito che sia) va risolto.
La reazione svedese mi dice: "no! aiuto, non è vero! noi questi problemi non li abbiamo (leggi:vogliamo vedere), non sappiamo come risolverli (leggi:sia mai che siamo xenofobi come gli europei), dentro con altri soldi, altre parole e altro buonismo per insabbiare il tutto".
è interessante il punto di odysseus.
Che la xenofobia nasca da un problema reale, che probabilmente fin'ora non è stato affrontato per quello che è, sono d'accordo anch'io. Però rimango comunque ammirata davanti a queste manifestazioni spontanee (non gliel'ha mica detto il partito, o il sindacato, la mobilitazione è nata su Facebook), vuol dire che la gente ci crede per davvero, che è necessario combattere il razzismo.
Ora si tratta di iniziare a discutere il problema per quello che è.
Odysseus: Come scrivi tu. gli svedesi non sono ne più ne meno razzisti di tutti gli altri europei.
Però c'è un'altro modo di affrontare la cosa qui che in per esempio Italia. Secondo te noi vogliamo nasconderlo, non ammetterlo, e quando non si può nasconderlo più non sappiamo cosa fare. Io lo vedo in un altro modo. Abbiamo tantissime leggi contro discriminazione. Sul livello nazionale, in ogni posto di lavoro ecc. Non abbiamo mai detto che abbiamo queste leggi perché siamo così santi, invece è abbastanza ovvio che una legge viene solamente quando è chiaro che c'è bisogno. Un pediatra famoso una volta mi disse "Non pensare che la Svezia ha la legge che dice che è vietato picchiare i bambini perché siamo così perfetti, il contrario, c'è perché c'è bisogno di una legge così". E la stessa cosa con la discriminazione, il razzismo. C'è bisogno di quelle leggi! Ma per me la cosa più importante di tutte è che ci sono, perché vuol dire che abbiamo un governo che non vuole accettare il razzismo. Manifestazioni come questa per me non è "un aiuto" ma un modo di mostrare che, si, abbiamo questo problema ma non vogliamo accettare che va fino a questo punto. Non sento che si tratti di nascondere ma di dire che "Anche se siamo così abbiamo capito che è sbagliato e vogliamo cercare di cambiare". So che mi trovi ingenua, ma può anche essere che tu sei abituato al modo un po' più cinico di vedere le cose che c'è in Italia? Come quando un italiano si meraviglia perché gli svedesi sono così ingenui che si fidano della gente. Noi invece abbiamo l'esperienza che va bene fidarsi e che è molto raro che non vada bene. Infatti è spesso quell' italiano poi che ci rompe...
Siamo "razzisti" come qualsiasi europeo, ma vogliamo migliorare e non vogliamo assolutamente accettare che partiti come SD hanno potere e posto nel parlamento.
Si, ci sono problemi, ci sono zone quasi senza svedesi. È un problema. Io stessa abito in una città con sicuramente il 50% di immigrati e non mi trovo tanto bene. Non perché ci sono gli immigrati, ma perché è nato una barriera tra gli immigrati e gli svedesi e per adesso non sembra possibile trovare modo di avvicinarsi. Io non mi trovo bene perché sto in mezzo, non trovo spazio tra gli immigrati, ma neanche tra gli svedesi. Ma normalmente col tempo si crea una terza posizione, un gruppo in mezzo che poi cresce e cresce. Mi ricordo negli anni settanta quando abitavo a Stoccolma. Non c'erano tanti immigrati solo qualche greco, qualche turco, qualche italiano. Questi poveri venivano incolpati per tutto, e perché? Perché erano diversi, non eravamo abituati. Mi ricordo che la mia amica migliore (avevo 5 anni) era italiana, ma i miei genitori non mi facevano entrare la casa sua. Non perché sono cattivi o razzisti, solamente perché erano insicuri, non sapevano niente degli italiani. Oggi un italiano e quasi come famiglia per uno svedese (e non parlo solo di me =)). Perché? Logicamente perché abbiamo avuto tempo di conoscere gli italiani, siamo andati in Italia, abbiamo capito più o meno come sono.
Ci vuole tempo abituarsi a gente che è diversa da te. E gli immigrati d'oggi vengono da culture piú lontani dalla nostra. Vuol dire che probabilmente ci vorrà ancora più tempo. Ma non è una ragione per rassegnarsi, per non fare niente.
Il problema più grande per la Svezia è che non tutti i paesi prendono la loro responsabilità, e non tutti i comuni svedesi aiutano. Quanti immigrati ci sono a Danderyd? O a Lidingö?
A volte penso invece che gli italiani dicono "La situazione è questa. Che posso fare? Non vale la penar provare." mentre lo svedese si arrabbia e decide di no n accettarlo, cerca di cambiare (gli altri e se stessi).
Grande post, Carin! riesci a dire bene quello che molti (spero) pensano. Io vivo in Nord Italia, non tutti guardano agli immigrati qui con paura, piuttosto con curiosità; i loro comportamenti (se lavorano, rispettano i vicini, curano le loro famiglie...)fanno la differenza nei piccoli centri. Diverso è nelle città più grandi dove in certi quartieri con molti immigrati poveri succedono risse di continuo, allora la gente del posto ha paura e si chiude in casa e protesta con le autorità. Sono problemi veri, quotidiani, ma, io credo, una paura di molti è che col tempo immigrati con culture molto diverse possano crescere di numero tanto da raggiungere un peso politico significativo e modificare il nostro sistema giuridico e la nostra cultura, annullando conquiste di civiltà raggiunte anche a caro prezzo. E qualcuno forse pensa di contrastare questa eventualità facendo leva su razzismi e nazismi. P.S.
Carin in Italia conosciamo l'immigrazione da 2000 anni. Qualcosa abbiamo fatto se esistono cognomi molto diffusi come: Mori, Franzese, Albanese, Todisco, Turco, Bulgari, Dainese, Germani, Ungaro, Spagnolo, Negri, Galli, Greco, Marocchino, Longobardi, Africano, Maltese, Cossiga. In periodo e luoghi diversi e con genti diverse siamo stati più o mrno accoglienti.
Da notare che oggi come oggi in Italia dove gli immigrati sono meglio integrati è proprio dove è forte il partito xenofobo della Lega Nord. Ora non voglio che tu mi scambi per un leghista perché non lo sono, ma mi piace discutere le cose cercadno di evitare i pregiudizi. Fatti un giro nelle valli bresciane, godit il bellissimo paesaggio e nota che gli immigrati parlano un ottimo italiano ( e dialetto bresciano) e hanno bei vestiti.
Dove girano sghei (soldi) è più facile... money money..
Similmente nei decenni scorsi milioni, sì milioni di italiani dal sud si sono trasferiti al Nord con la valigia di cartone. Puoi credermi o no ma per molti di loro era come arrivare in un altro paese (l'Aldidaalia) e per i locali incontrare gente strana e dagli odori, costumi usanze mai viste prima.
Oggi MIlano, Torino e simili hanno quasi completamente assimilato queste genti un tempo esotiche che s sono sposati con i metalmeccanici lombardi o le mondine (raccogliriso) piemontesi e molti meridonali occupano pggi tanti posti d potere soprattutto a Milano dove il dialetto più parlato è il barese.
Ora tu mi dirai, ma sono italiani! Ora io ti risponderei di immaginarti l´'italia negli anni cinquanta d pensare a nostri dialetti lingue non itellegibili tra di loro e di pensare che negli ultimi 18 secoli Milano e Bari/Napoli non hanno mai fatto parte dello stesso stato.
...continua...
In modi diversi sono stati e sono accolti o non accolti gli stranieri in Italia e in Svezia ma non credo che il modello svedese sia meglio.
Quello che voglio dire io è che in Svezia il problema contemporaneo non è stato percepito fino in fondo se non in Scania e nei grandi centri e che la vittoria degli SD tocca nel profondo l'orgoglio svedese e la convinzione di essere un po' meglio degli altri (danesi e italiani in primis) sopratutto in democrazia, sicurezza stradale e fragole ;)
Se tutti gli stranieri "fastidiosi" sono in un quartiere fuori città, cioé segregati, non danno fastdio ai più. In Europa le città sono più densamente abitate e ciò comporta che il fastidio aumenti proporzionalmente. Perché ad alcuni danno chiaramente fastidio: La musica, gli odori, la lingua che non si capisce, le abitudini l'abbigliamento poco rispettoso (o troppo?) delle donne.
E poi la cultura islamica fa paura a molti.
e quando vedi grandi cambiamenti in così poco tempo si può reagire male soprattutto le persone di una certa età che in quei posti ci hanno abitato da generazioni. questo succede in Europa.
In Svezia si comicia a percepire questo problema solo ora e anche perch´é fino a pochi anni fa gli immigrati in Svezia erano pochi e "scelti" per categoria. Dai vetrai belgi del settecanto fino agli italiani di cui parli tu che erano qui perché buoni operai metalmeccanici in esubero in Italia mica disperati come quelli che andavano in Germania o in America.
Israele pelestina. Io non volevo farne un discors di politica medioorientale tra noi due. Volevo solo dire che sono proprio un certo tipo di immigrati a Malmö che lo fanno e secondo me è uno sviluppo pericoloso.
Secondo me è davvero poco democratico mobbare chi ha votato SD.
Il voto di un´ignorante e acida vecchietta o di un giovane nazischzofrenico cresciuto a Höör a tirar calci alle oche della zia deve valere come quello di un ricco dirigente di stoccolma che vota moderaterna o di un intellettuale arguto di göteborg che vota per i verdi.
Certo si può non condividere la politica ed evitare di collaborare, ma si comunica al'elettore di quel partito che non c'è posto per il tuo punto di vista e per i tuoi problemi. Poco rispettos in fondo e secondo me anche controproducente.
Cinico come un italiano? sia pure così.. Se siamo così ci sarà un perché...
Oh quanto ho scritto!
Odysseus
Odysseus: È questo il punto che volevi fare? Hai ragione. Non si deve mobbare chi ha votato SD, ma si deve lo stesso reagire e far capire alla gente quali rischi ci sono con partiti così nel parlamento, esattamente come succede adesso in Italia contro Berlusconi. Una maggioranza degli italiani hanno votato Berlusconi, ma mi chiedo se sanno veramente cosa hanno votato? E se lo sanno devono almeno vedere che ci sono quelli che non vogliono accettare un governo così.
Diventare razzisti non dovrebbe essere la strada. Ma è logico che può essere bene per gli altri partiti capire che devono prendere i problemi che nascono con l'immigrazione sul serio e trovare soluzioni. Altri soluzioni. Non quelli di SD.
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