Può sembrare che gli svedesi sono molto avventurosi, che sono aperti per quanto riguarda il cibo di altri paesi, film di paesi lontani, libri in lingue sconosciute ecc ecc. Non è proprio così. Gli svedesi sono campioni del modo nello sport di controllare che cosa è "inne" (di moda) e che cosa è "ute" (fuori moda). Allora se uno svedese mangia sushi, non è perché vuole provare un gusto nuovo, no, è perché è di moda mangiare sushi. Gli svedesi non sono coraggiosi e avventurosi, hanno solamente paura, perché non vogliono rischiare a fare qualcosa sbagliata. Anche se odiano sushi preferiscono mangiarlo invece di rischiare a ordinare un pezzo di carne che forse segnala agli altri che è "ute".
Ma ci sono quelli che sono più "inne", quelli che capiscono cosa è "inne" un po' troppo tardi e quelli che sono del tutto "ute". Si potrebbe dire che c'è la serie A, quella B e quella C (chi si ricorda di quelli che giocano nella serie C?).
Se siete a Stoccolma vedete che ci sono tantissimi bar dove si può bere un caffelatte (e non solo la mattina...). Ma dovete anche sapere che il caffelatte adesso è "ute" lo beve solo chi gioca in serie C. Chi invece ha passato per te chai ritroviamo in serie B per poi vedere quelli della A ritornati al caffè svedese normale.
Mi ha fatto ricordare un'altra blogger un'altra particolarià - che qui c'è anche il regalo di natale dell'anno, che sarebbe semplicemente il regalo più comprato quell'anno. L'anno scorso se non mi sbaglio era un tappeto "di chiodi". Questo tipo di comportamento si vede anche quando si tratta di viaggi, di arredamento di casa, di sport, di più o meno tutto! se è "inne" andare in Cina, tutti vanno lí, se è "inne" avere le tende di IKEA, tutti hanno le tende di IKEA.
Poi ci sono cose che marcano la tua classe sociale. Per esempio qui a Stoccolma, se abiti a Söder hai sicuramente le pareti bianche (in un colore chiamato stockholmsvit - bianco di Stoccolma), hai sicuramente il frigo di colore metallo e il pavimento di legno.
Questo grande bisogno di sapere tutto ha anche altre consequenze come per esempio una fede smisurata fino ad essere ridicolo delle statistiche, dei rapporti, delle autorità. Questo porta a un comportamento dove non c'è riflessione. Se SMHI dice che è ancora estate, allora è ancora estate e non importa se c'è bisogno di guanti la mattina, non si mettono perché SMHI ha detto che è estate. Ecco perché la vita moderna è diventata così difficile per noi, una settimana dicono al telegiornale che fa bene bere un bicchiere di vino al giorno (e tuttti vanno al Systembolaget) la settimana dopo dicono che il vino rosso fa male (e beviamo subito tutto quel vino comprato la settimana prima perché mica vogliamo avere bevande che fanno male alla salute a casa... ;) ) .
Ho capito che alcuni di voi trovate gli svedesi prepotenti, arroganti e con un'aria di superiorità. Avete torto. Non sono proprio così! Se uno svedese vuole comprare una macchina controlla sull'Internet tutti i pro e con con tutti gli auto possibili. Poi compra quella statisticamente migliore. Ma fattori come colore (cioè il colore che ti piace di più, non questo), sensazione quando guidi la macchina e sentimenti non vengono proprio considerati.
Quando uno svedese discute qual'è la soluzione migliore di una cosa ha sicuramente già controllato tutte le statistiche possibili, parlato con amici o esperti e letto dei libri sul argomento. Non insiste sulla propria soluzione perché si sente superiore, ma soltanto perché sa tutto di quella cosa è non vuole che tu fai una scelta sbagliata una volta che lui già sa la soluzione migliore.
Ho un'amica così. È una donna simpaticissima, ma non ci capiamo sempre. Ogni volta che devo andare in un posto o comprare una cosa lei già si è informata della cosa. Mi da tantissimi consigli, come per esempio il fatto che argento è il colore migliore dell'auto. Quando io poi scelgo uno rosso perché ho sempre voluto una macchina rossa, si offende quasi. Non può capire che non scelgo la sua soluzione! Secondo me si sente anche un po' in colpa perché non è riuscita a convicere l'amica a scegliere quella che era migliore.
Questa è anche la ragione per cui lo svedese odia chiedere la strada, al contrario dell'italiano che è contento di dover chiedere perché è un'occasione per incontrare gente. È per questo che lo svedese invece di andare in giro a scegliere un ristorante che sembra buono controlla i giudizi che hanno sull'Internet, quando l'italiano non si fiderebbe mai del giudizio di un giornale o una pagina sull'internet solo del proprio naso e gusto. Ed è per questo che potresti vedere uno svedese in costume da bagno anche in novembre se il meteo dice venti gradi.
Secondo me questa sia anche la ragione per cui lo svedese considera un progetto anche una cosa come fare famiglia. Prima di decidere controlla l'ètà più fertile delle donne e degli uomini, l'età in cui ci sono più complicazioni, il mese più conveniente per avere il figlio e poter stare più giorni possibili a casa con la prole, il cibo più adatto alla mamma e al bambino, il letto migliore, il passeggino migliore, l'età media per togliere il pannolino, il quartiere con meno accidenti, la scuola con i voti più alti...
Immaginatevi vivere una vita così dominata dalle statistiche! È strano poi che ogni tanto devono farsi una bella sbronza per avere una ragione legittima per fare le cose spensierate, seguendo i sentimenti, non i numeri??
Il resto devo scrivere domani perché ho letto che uno deve dormire non più e non meno di sette ore a notte... =)
14 kommentarer:
Mi sento un po' svedese; solo un pochino perchè stanotte sarà tanto se dormirò 4 ore.
Buona notte, Carin!
I tuoi post sono come sempre molto interessanti!
Con internet sono diventata un po' svedese anch'io: per esempio controllo se un albergo ha commenti positivi prima di prenotarlo, o se si parla bene di un luogo per andarci o di un oggetto da comprare. Però poi l'ultima decisione è sicuramente legata alle mie sensazioni e preferenze... deve essere sì difficile vivere secondo quello che hanno deciso gli altri senza poter scegliere almeno un pochino!! :)
Se svedese vuol dire rompiscatole...allora sono svedese pure io! O_o
Beh, questa é proprio interessante!
Da questo post ho concluso che:
io mi sto svedesizzando (controllo anch'io le statistiche, i commenti, ste cose qua)
dall'altro canto, il mio Vikingo si sta italianizzando, perché, ad esempio, quando abbiamo rinnovato appartamento e stuga, abbiamo sentito un'antipatia a pelle per tutte quelle soluzioni d'arredamento che ci sono sui giornali, che per inciso, essendo "inne", sono tutte noiosamente simili: cosí abbiamo adottato il nostro stile, quello ci piaceva di piú.
In quanto all'amica svedese che ti impone di seguire i suoi consigli perché sono i "migliori dopo attenta analisi statistica", beh, ne ho anch'io una cosí, tanto che mi sono scocciata di frequentarla visto che non ammetteva che io potessi fare altre scelte dipendenti dal mio gusto (parlo di vestiti, o acconciature, cose parecchio frivole)
@VladushK: NO, è pericoloso solo 4 ore!!! =) Io ho dormito 4... =)
@Carla: O comodo. Si può sempre dare la colpa a qualcun'altro se va male. =)
@Top: No Top, tu sei rompiscatole napoletano. Mooolto peggio! ;)
@Morgaine: È così anche da noi. A volte dico a mio marito "ma come sei svedese!". =)
E pure,
un brivido mi ha attraversato la spina dorsale leggendoti.
Sto diventando Svedese, ma prendendo solo le cose negative però!!! O_o
@Morgaine ti quoto, pur non vivendo io in Svezia e non avendo compagna Svedese.
L'amico rompiscatole ce l'ho pure io, ma si parla di robe frivole da nerd.
ad un certo momento mi sono reso conto di essere diventato io quell'amico e mi sono dato una regolata...
però ripeto...brividi! questa parte di Svezia non mi piace tanto.
la soluzione mediana tua (il vikingo che si Italianizza e tu che prendi un po dal vikingo) è perfetta secondo me.
Poi ci scrivi un post sul punto d'equilibrio appena lo individui con certezza? :P
Carin, ma che bel post! Sai che anche io parlando con i colleghi trovo che gli svedesi sono un po' così.
Carin: il tuo post mi ha fatto venire in mente un libro di David Eberhard dal titolo "I Trygghets-Narkomanernas Land". In questo libro si parla di come la mania della sicurezza e del controllo di tutto porti paradossalmente a insicurezza, panico e rende le persone incapaci di improvvisare e affrontare le situazioni non premeditate. Secondo Eberhard questa mania di "trygghet" è in stato talmente avanzato che lo stato stesso ne è stato colpito, e fa l'esempio dello Tsunami del 2004 in Thailandia, quando il governo svedese, preso dal panico, non riucì a garantire assistenza agli svedesi colpiti dallo Tsunami.
Poi ho anche notato che nei manifestini elettorali che ci mandano a casa tutti i partiti usano, anzi strausano, la parola "trygg".
La mania del "trygg" (stracontrollare le recensioni dell'Hotelha, quartiere più sicuro, statistiche ecc.) ha colpito, credo, anche le situazioni più intime dove magari a cena con gli amici non ci si riesce a lasciarsi andare, a meno che non si usino gli alcolici. Si tende a dare un parere solo se si ha la sicurezza che tutti saranno d'accordo, finendo quindi per dire le cose più banali, senza nessuno che si prenda il rischio di fare un "assolo".
Leggendo il tuo post mi sono accorto di quanto anche io, dopo più di 5 anni di Svezia, mi stia col tempo svedesizzando ma a dire il vero ne sarei triste se così non fosse. Come scrisse un'autrice italo(sardo)-danese (Maria Giacobbe) l'espatrio si potrebbe paragonare al trapianto di un albero: "l’albero da trapiantare" dice Giacobbe "deve portare con sé le sue radici - senza di quelle sarebbe un fusto destinato ben presto a seccarsi - ma deve subito fare del suo meglio per adattarsi alla nuova terra, cercandovi un humus che, senza far marcire le vecchie radici, possa farne spuntare di nuove e vitali."
Scusate il commento troppo lungo
Ric
invece bel commento Riccardo. altro che lungo!
@Giulia: Sfortunatamente è così, anche se non tutti sono così esagerati come nel post.
@Riccardo: Mi piacciono i commenti lunghi =). Ho letto il libro, ed è come scrive lui. A volte esagera un po' secondo me, ma io vedo ogni giorno al lavoro che i ragazzi hanno questo tipo di problema perché non sono abituati di avere un "no" o non avere sempre quello che vogliono, allora quando succede vanno in crisi.
È logico che chi abita in un altro paese prende abitudini da quel paese, che gente che stanno vicino influiscono l'uno l'altro. E come scrivi tu deve essere così. È importante che uno può essere parte della cultura nuova senza perdere quella d'origine, come scrive Mari Giacobbe. quando si parla di integrazione, assimilazione o meglio interculturalità si usa il termine "terza posizione" cioè quando una persona funziona bene sia nella cultura nuova che nella quella d'origine, ma riesce anche a farsi una propria cultura che è un misto tra le due culture (preferibilmente le parti più buoni di entrambi). Penso che anche questa particolarità degli svedesi possa essere buona entro certi limiti.
@ Carin> a me degli svedesi piace che quando conversano o discutono di qualcosa lo fanno con calma e quando esprimo la mia opinione mi ascoltano con rispetto e mi lasciano finire prima di ribattere a tono. Anche questa è un'altra faccia del volere essere informati su tutto.
@ Riccardo> grazie per aver citato quel libro, ne avevo sentito parlare e credo che ora me lo procurerò.
@Giulia: Hai ragione. Piace anche a me. Quel libro è veramente interessante!
Quoto Ric. ottimo commento.
Carin. visto che mi sento chiamato in cuasa ma non ho avuto tempo di rispondere.
Proprio per ciò che scrivi e per i commenti che leggo il fatto che questi tipi di SMHI prendano delle responsbilità così grandi in modo così superficilae mi dà parecchio fastidio. La loro definizione delle stagioni non è mondiale, ma lo svedese lo crede perché così dice la bibbia della meteorologia (secondo lo stesso svensson). cioé un gatto che si caccia la coda.
Il processo diventa facilmente ridicolo e nel peggiore dei casi pericoloso.
Nel senso che l'organo in questione continua a considerare il medelsvensson come un mezzo incapace che non sa decidere quale stagione sia prima di aver consultato SMHI. Similmente con altre gradni veritá svedesi. Mi verbbe da discutere della vaccianzione dell'inverno scorso, ma ho poco tempo.
Insomma il cittadino svedese è più intelligente e sveglio di quanto l'organizazione sociale voglia ridurlo, oppure vuole esserlo?
il mio vikingo lo ha fatto quando avevo deciso di comprare il gå-vagn al posto del lära.gå.vagn( per il mio neo italo/svedese )!! ha iniziato a leggere duemila blogg a riguardo per vedere gli apprezzamenti! morale della storia niente girello si comprerá quella specie di carrozzina da IKEA! lavorando al mc ho notato della differenza tra il "latte" "kaffe" ma andando sempre da Condeco vedo molti di serie B chai latte o te! hiihihihi
ody : riguardo alla vaccinazione io ero soggetto a rischio essendo incinta l anno scorso e io da mente italiana mi sono rifiutata come mi rifiuteró semmai chiamassero il mio pisellino di 7 mesi a farlo"
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