torsdag 29 april 2010

Forse sono solo io...

... ma quando sono in un paese nuovo mi piacciono due cose. Andare in giro per un supermercato grande e vedere tutti gli oggetti per la cucina, il cibo, i dolci che vendono, e guardare i segnali stradali.
Così ho scoperto che questo posto piccolissimo con 20000 abitanti, non ha un ristorante che è aperto dopo le dieci di sera, ma un ipermercato, Tesco, aperto 24 ore su 24. Molto strano. Poi che dite di questi segnali stradali di attraversamento pedonale?

Normalissimo, no? Come in qualsiasi paese europeo.










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E questo, con i vestiti, le scarpe e il cappello!?











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O questo che corre con una valigietta in mano?











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Tutt'è tre trovate sulla stessa strada. Ma perché tre tipi differenti? Hanno significati differenti? Quest'ultimo sembra quasi un ladro... =) Nessuno ha potuto spiegarmi. Gli ungheresi non si erano neanche accorti che c'erano diversi tipi.

Ma forse questo è il mio favorito...

5 kommentarer:

Morgaine le Fée sa...

Mi hai fatto venire in mente i segnali sulla stradina per la nostra stuga: invece del triangolo con l'alce, ce ne sono altri con la lepre, il riccio, eccetera.

In bocca al lupo con l'aereo!

Puntino sa...

io invece la prima cosa che faccio è guardare la mappa della metro (se esiste una metro, ovviamente)

TopGun sa...

curiosa questa cosa dei segnali.
il signore col cappello è il più divertente :D

Carin sa...

A me piace quello che sembra che abbia appena fatto uno scippo. =)

Anch'io guardo la mappa della metro, ma ti dico che in quel posto piccolino non c'era quasi un cane, e la metro ti potevi sognare. =) la metro a Budapest invece era bellissima, almeno le stazioni, specialmente la linea più vecchia, che mi hanno detto è tra le più vecchie d'Europa. Poi mi piace anche vedere cosa c'è dal fruttivendolo.

Kata sa...

Ah neanche io ho mai notato la varietà dei cartelli in Ungheria! :) Che cosa divertente! E' bellissimo quando gente straniera ti fa notare delle cose del tuo paese che tu stesso non hai mai notato... E devo dire che è anche molto frequente. Da quando vivo in Italia, vedo con occhi completamente diversi l'Ungheria.

p.s. Sull'ultimo cartello c'è scritto "Attenzione! Bambini!"