È molto tardi ma ho ancora molto lavoro da fare, perché domani vorrei stare insieme alla famiglia invece di lavorare. Come sempre quando ho tanto da fare, un sacco di altri pensieri prendono spazio nel mio povero cervello e non mi lasciano in pace... Stanotte sono pensieri che trattano del mio rapporto con l'Italia...
La storia d'amore tra me e l'Italia è cominciata esattamente 24 anni fa quando per la prima volta ho messo piede in Italia, più preciso, a Napoli. Senza sapere quasi una parola d'italiano, senza nessun idea di com'era il paese, senza capire che giro sulle montagne russe stavo per iniziare, sono andata insieme al ragazzo napoletano che avevo incontrato a Londra (e che poi è diventato mio marito, ma questa è un'altra storia) per un fine settimana a Napoli.
Ero terrificata dalle macchine, dal traffico e dalla suocera che invece di fermarsi al rosso faceva il segno della croce; da tutta la gente che mi voleva baciare, toccare, interrogare, parlare; dalla folla sulle strade, i marocchini che vendevano un po' di tutto un po' dappertutto, le grida delle mamme, i femminielli nei quartieri, il caldo... Tutto quel treno senza freni che è Napoli. Ma mi sono innamorata... Fu amore a colpo di fulmine!
La storia d'amore è riuscita a passare tanti guai, tanta delusione, tanta nostalgia... ma ultimamente quest'amore tra me e l'Italia sta arrivando ad un punto, forse lo riconoscete, il punto in cui uno comincia a capire che sta per finire, ma siccome è ancora troppo presto per accettarlo uno lotta per ritrovare quei sentimenti che c'erano una volta...
Capite a che cosa mi riferisco? Il punto in cui quei abitudini che prima trovavi simpatici, divertenti e affascinanti cominciano ad irritarti, darti proprio fastidio, i piccoli difetti di bellezza che prima pensavi davano carattere adesso li cominci a vedere solo come brutti e segni di disinteresse.
Invece di dire sorridente "Com'è simpatico il fatto che devi sempre bere tre gocce d'acqua direttamente dal rubinetto prima di uscire" (scusa bel marito) dici "Mamma mia! Ma vieni, sbrigati, perdiamo l'autobus!", invece di aspettare quel mezz'ora con un sorriso sulle labbra pensando "Com'è bellino che non impara mai ad arrivare in tempo" ti arrabbi e gli fa una bella sgridata quando finalmente arriva...
Io sto arrivando sempre più vicino a quel punto.
Vado a Roma, mi guardo attorno e dico "Che bella città", ma il cuore non c'è, il cuore mi dice "Ma com'è sporca e rovinata sta città!". Vado al mare e dico "Com'è bello!" ma il cuore mi dice "Ma guardati attorno! Devi pagare una fortuna solo per farti due bagni o stare su un pezzettino piccolino sulla parte più brutta della spiaggia , e la spiaggia è comunque affollata e piena di rifiuti ... ".
In questo momento non so come va a finire questa storia. Sento una grande tristezza nel cuore, una voglia di tornare indietro. Sto lottando per ritrovare quei sentimenti di una volta. Ma a volte non si può, a volte uno deve solo accettare che è finito ed andare avanti. Altre volte invece l'amore cambia, diventa un'altro tipo d'amore, un'amore in cui uno può accettare l'altro per quello che è invece di quello che uno vorrebbe che fosse... A volte basta stare lontani per un periodo per ritrovare quel amore... Ma a volte c'è bisogno di grandi cambiamenti...
7 kommentarer:
Secondo me va sempre a finire cosí un po' con tutti gli amori. Per me é stato un po' cosí con la Svezia, cioé il Norrland, non avendo abitato altrove. È passata quella fase di grande entusiasmo, adesso sono in un matrimonio tranquillo, con meno passione ma in cui ho comunque stima per il posto dove vivo. Sempre meglio comunque di quando sono andata in Germania, lí l'innamoramento non c'é mai stato!
Probabilmente prima o poi andremo a vivere altrove, ma ha a che fare col fatto di cambiare ambiente, siamo poco abitudinari.
Il mio innamoramento con l'Italia era finito da moltissimo tempo, e poi io sono di Napoli ; ) Quello con la Svezia ora é ad una fase di matrimonio, come Morgaine!
gattosolitario
ps: non si puó firmare con nickname ed indirizzo qui!
Io vedo il rapporto con la Svezia più come quella tra figlia e un genitore. C'è l'amore ma anche voglia di distacco. So che vuole il meglio per me, ma vuole avere troppo controllo. Si deve trovare un modo per godersi il bello, ma nello stesso tempo tenere un può di distanza per poter vivere la propria vita. Non c'è passione tra me e la Svezia... e non c'è mai stata... Invece con l'italia c'é passione. L'Italia è quel amante di cui non si può fidare, ma da cui non si riesce a staccarsi. Ci sono momenti bellissimi, ma anche momenti bruttissimi. Quando i momenti belli diventano sempre più pochi uno comincia a perdere la voglia, e vederlo com'è...e forse non c'è neanche più la stima.
Morgaine: Forse conosci qualche amico mio, li a Umeå? Luigi quello con "pastavagnen" in centro, o Stefano?
Gatto: Ti capisco! Vivere la vita in Italia e in particolare a Napoli sembra impossibile. La Svezia è piu un matrimonio che una passione, ma anche i matrimoni possono essere molto belli. Funziona adesso nickname e indirizzo?
Si funziona Carin, grazie : )
Per me l'Italia è la matrigna cattiva e quindi non vedo l'ora di andarmene.
La Svezia non è passione, non la conosco abbastanza, non ci ho mai vissuto, però è una scelta di testa, un po' un matrimonio combinato, se c'è stima funziona anche senza passione.
Leggo solo adesso, ma dai, conosci Luigi? quello con la pasta con 'sex' tipi di sugo ? :D
Stefano non so. Ho conosciuto di sfuggita pochi italiani qua, magari di vista so chi é.
Con Luigi ci faccio qualche chiaccherata, alcune volte col bel tempo abbiamo mangiato da lui. Per noi é un mistero di come riesca a tirare avanti una famiglia cosí numerosa solo con la pastavagn.
Quando lo vedo te lo saluto, se vuoi!
SI, Salutamelo! Quando abitavamo a Umeå abbiamo fatto tante cene bellissime insieme! Da quando siamo qui non abbiamo tanto contatto, solo una telefonata quando nasce un bambino nuovo( quanti sono adesso, sei? =)), qualche cartolina, così.
Non capisco neanche io, ma penso che abbia anche un'azienda in Italia o che ha da fare con l'Italia. Salutalo da Pino e Carin, così capisce. Grazie!
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